I siti archeologici dell'Area del Tufo

Pitigliano - Pitigliano
Area del Tufo

Descrizione

L’area situata a sud della Provincia di Grosseto comprendente i comuni di Pitigliano e Sorano e la frazione di Sovana è un’area molto ricca dal punto di vista archeologico, come dimostra la presenza di un Parco archeologico e numerosi siti d’interesse storico tra cui la Necropoli di Poggio Buco, che doveva un tempo essere l’area dedicata ai morti della città etrusca di Statonia.
Quanto al Parco Archeologico, una delle particolarità che lo rendono una perla dal punto di vista strutturale è sicuramente la presenza di una rete di strade che si snodano in solchi profondi tra rocce di tufo alte anche 20 metri: sono le cosiddette Vie Cave. Tanto Pitigliano, quanto Sorano e Sovana possono vantare nei loro dintorni degli esempi di queste “strade” che finiscono tutte per ricongiungersi e per creare un unico sistema di comunicazione che verrà poi sfruttato anche in epoca romana. Una tra le più importanti dal punto di vista archeologico è la Via Cava di San Rocco, nei pressi di Sorano, che costeggia i ruderi della Chiesa medievale di San Rocco, appunto, e conduce ad una Necropoli etrusca scavata nel tufo. Nei dintorni di questa via è possibile anche ammirare delle tombe a colombario, ovvero delle celle scavate nella roccia e sistemate su varie file, l’una soprastante l’altra.
Altre vie cave interessanti si trovano vicino al paese di Pitigliano, una su tutte la via del Gradone presso cui si trova il Museo Archeologico all’aperto Alberto Manzi. Voluto dal Sindaco di Pitigliano Manzi negli anni ’90, il Museo all’aperto offre al visitatore un viaggio tra natura e archeologia, con la città dei vivi, che riproduce, con un plastico, un'abitazione a capanna circolare dell’età del bronzo finale, e la città dei morti, ovvero una necropoli a cui si arriva proprio percorrendo la via cava, in cui si possono ammirare tombe a una, due e tre camere e che ha fornito numerosi pezzi di arredi, oggi conservati nei musei della zona. Altre importanti via cave sono, infine, quelle di San Giuseppe, di Fratenuti e della Madonna delle Grazie.
Sempre all’interno del Parco archeologico del Tufo è compresa l’Area Archeologica di Sovana che ha consegnato agli studiosi numerosi esempi di tombe monumentali. Da approfondire è, tra le altre, la Tomba della Sirena: situata in Località Sopraripa e risalente al III-II secolo a.C., presenta una struttura a edicola e deve il suo nome alla creatura femminile raffigurata sul frontone. La Tomba del Tifone, invece, si trova a Poggio Stanziale e si può datare attorno al IV secolo a.C.: ha in comune con la Tomba della Sirena la struttura a edicola e il nome che deriva dalla figura presente sul frontone che fu, però, erroneamente interpretata come il mostro marino Tifone. Per finire, rilevante è sicuramente la Tomba Ildebranda che si configura come un vero e proprio tempio scavato nella roccia, con tanto di porticato con colonne, costituente il Monumento funebre, e una camera sepolcrale, ad esso sottostante e a cui si accede percorrendo un lungo corridoio. Datata intorno al III-II secolo a.C., è considerata una delle tombe più importanti dell’intera Etruria e mette in mostra, con la sua struttura, il legame sociale, culturale e artistico che gli Etruschi avevano con l’Antica Grecia.

Posizione

Pitigliano, Pitigliano

Foto